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Misto d’Emergenza

Misto d’Emergenza
26
Feb

In inverno su alcuni litorali, in particolare quelli tirrenici, c’è possibilità di fare buone catture anche in assenza di mareggiata. Generalmente saranno mormore. E in altri posti?
Su gran parte delle spiagge nel periodo che da fine maggio porta a fine marzo, le possibilità di pesca dalla spiaggia sono quasi sempre legate ad una mareggiata, diversi gli stadi, in atto.

Sarà la corrente a disseppellire gli elementi alimentari, per i pesci ovviamente, ancora presenti nel substrato sabbioso.
La voglia di spiaggia comunque era tanta e inoltre la nuovissima Eurocasting Epic di Tubertini, fremeva per mostrare a noi tutte le sue potenzialità.
Con Vito Savio, agonista e titolare del negozio Onda su Onda a Casamicciola , si valutavano tutte le possibilità che potevano tradursi in una battuta fruttuosa. Le mormore con la piatta le avevamo già tentate, numerose si, ma di taglia del tutto insoddisfacente.
Allora si decide, stasera si prova sul misto.
Il luogo prescelto è una spiaggia digrado medio profondo e in acqua sono tanti gli scogli, quasi tutti ben visibili, a fare da corollario alla sabbia a grana media.
Si decide per questo luogo nella speranza che, profittando del buio di luna, qualche sarago possa gradire le esche. Si aggrega Pino poco abituato e scettico su questo litorale.
Si inizia in prossimità del tramonto e abbiamo con noi arenicola, nemmeno granché, un po’ di coreano e qualche bibi.

La Eurocasting la monto in un canale tra due scogli emersi, in bobina filo non troppo sottile (0,23) visto che il lancio più che lungo dovrà essere preciso, poi un piombo sferico da 100 grammi per avere un po’ di tenuta sul fondo per evitare che un po’ di corrente possa dirigere trave e finali verso gli scogli.
La canna è al battesimo del fuoco e prendo confidenza ora che è ancora chiaro. Dei tre cimini monto il più potente perché qui il pesce, se abbocca, va recuperato con decisione.
Poi in totale montiamo altre 5 canne. Le prime tocche sono proprio sulla Epic, mormorette minorenni un paio e medagline che da grandi diventeranno saraghi. Ovviamente si rilasciano. Vito e Pino sui braccioli dello 0,20 montano perle luminescenti, io decido per una configurazione priva di attraenti. Intanto la marea è in netta risalita ed è proprio Vito che in un grappolo di saraghetti ne becca un paio di taglia decente. Pino dopo un paio di incagli inizia a tirare a cortissima distanza e tira fuori a dispetto di regole e consuetudini, due saraghi davvero belli.
Stiamo utilizzando in tre gli Aberdeen Tubertini 510 S, leggeri quanto basta ma da provare con bocche dure.

Ovviamente tra le varie chiamate per le foto di rito, alla fine ho in pesca solo la Epic. Torno dalle foto fatte e Pino e vedo la cima quasi impiccata.
Alternative: mangiata e fuga in tana, grongo che ha mangiato e si è insabbiato o... recupero facile, una mormora! Non di quelle eccezionali ma di buona taglia.
Torneremo con maggiore consapevolezza che anche qui oltre ai saraghi, tra le rocce gira qualche discreta mormora, anzi qualcuno racconta di poche catture ma di taglia fuori dal comune. Vedremo.

Mimmo Marfè