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Campioni del sud: Elio Di Gregorio

Campioni del sud: Elio Di Gregorio
22
Dic

Le luci del Trofeo A6 2014 di pesca al colpo si sono spente a fine settembre sul palcoscenico prestigioso ma, ahimé, un po' decaduto del Volturno capuano e i verdetti finali sono stati scritti dal computer, che ha decretato vinti e vincitori.

Se delle squadre si è parlato in altra sede, molto meno si é parlato dei singoli, soprattutto quelli che si sono distinti per i risultati; tra costoro il primo a meritare la menzione è certamente Elio Di Gregorio, alfiere della Lenza Benevento Tubertini, che ancora una volta scrive il suo nome nella graduatoria, non ufficiale ma importantissima, dei migliori individuali del campionato.

Con il campione beneventano ho voluto fare una carrellata dei campi di gara che si sono susseguiti in questa edizione 2014 del Trofeo A6 e dei materiali che lui ha usato per primeggiare in classifica.

"La prima prova vera, dopo l'annullamento di quella prevista sul Basentello per impraticabilità, l'abbiamo disputata "in casa", visto che ci siamo confrontati con il Lago Mignatta di San Giorgio La Molara. Qui generalmente la fanno da padroni i carassi, anche di bella taglia, sospettosi e difficili, che vanno cercati con grande cura. La mia pastura è stata un mix "scuro" formato da Gold Medal Black e Gold Medal Brown. Come galleggianti avevo preparato dei Pro 91 e Pro 87 da 0,30 - 0,50 e 0,75 grammi.

Gli ami erano della serie 21 e serie 2 del 18-20.

Il 22 giugno abbiamo disputato la terza prova di calendario, la seconda pescata in praticata, sulla Diga di Alento, un campo gara un po' difficile da raggiungere a causa della riva sassosa e della distanza dalle macchine ma certamente molto soddisfacente per la pescosità. Gara impostata prevalentemente sulle carpette di piccola e media taglia, quindi come pastura ho scelto un mix assolutamente "giallo" composto con Gold Medal Yellow e Fondo Big Tubertini, arricchita con bigattini. I terminali sono stati degli ami della serie 26 del 14 e del 16, leggeri e robusti al punto giusto! Le lenze, per la pesca corta e a 13 metri, le ho realizzate con dei Pro52 da 1 a 2 grammi.

La quarta prova era in programma sul fiume Liri, a Ceprano, e sul Sacco a Falvaterra. Io ho pescato sul Liri dove si possono insidiare tante specie differenti, dai cavedani di ogni taglia alle carpe, dai carassi ai barbi oltre a pesciolame vario. Ricordo con piacere questa gara perchè ho vinto il settore pur essendo stato sorteggiato al n° 1 del settore terminale contro gli esterni di campo. Qui ho usato soprattutto bigattini, per i cavedani, innescandoli su degli ami molto piccoli, 22 e 24 delle serie 2 e 15. Come galleggianti dei modelli da 0.10 e 0.20 grammi delle serie Pro 102 e Pro 114.

E, per finire, il Volturno... Purtroppo, come detto nelle note di apertura, il fiume campano, che in passato aveva addirittura ospitato delle finali del Campionato Italiano di Società, non è più lo stesso degli anni '90, soprattutto non é più pescoso come un tempo, anche se occorre dire che la FIPSAS locale ha ripristinato molto bene il campo gara e sta facendo quanto possibile per il suo rilancio ma con risultati non sempre ottimali.

Qui sono state disputate due prove, il recupero della prima, annullata, e l'ultima, nello stesso week end.

La pescata è stata impostata con un mix di Gold medal Black e Gold Medal Brown reso più tenace dall'aggiunta di PV1.

Come galleggianti la scelta è caduta sulle vele Sailing e Frisbi, mentre i terminali li ho realizzati con degli ami della serie 26 del n° 14 e 16 per le carpe e della serie 2 del 16 e 18 per i cavedani."

Angelo Borgatti