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Lo scudetto della Pol. Castelfranco Tubertini

Lo scudetto della Pol. Castelfranco Tubertini
23
Giu

L’edizione 2011 del Campionato Italiano a box di Pesca al Colpo si è disputata nel week end del 18/19 giugno scorsi.
Per la prima volta nella storia di questa manifestazione la data di svolgimento del “garone” è stata anticipata a giugno anziché nel classico ultimo fine settimana di agosto, a causa della concomitanza con lo svolgimento dei Giochi Mondiali della Pesca che, a cavallo di agosto e settembre, trasformeranno il nostro Paese nella capitale mondiale della Pesca Sportiva.
Nel complesso si può certamente dire che tanto la scelta della data che la manifestazione in se siano state azzeccate e ben riuscite. Questa gara, che qualcuno accusa di avere scarso spessore agonistico visto il notevole peso che riveste il sorteggio sul podio finale, in realtà riassume in se lo spirito originario delle grandi manifestazioni della FIPSAS, senza eccessive esasperazioni ma esaltando il senso di aggregazione che comunque dovrebbe sempre essere alla base del nostro sport. Ecco quindi che, con tutti i distinguo che ognuno può o vuole trovare nella formula, la “gente” della Federazione accorre numerosa, numerosissima, sin da mesi prima delle gare, a riprova che la formula comunque piace e da l’opportunità, anche a formazioni non di primissimo piano, di vivere due giorni di gloria e portare in Società uno scudetto tricolore. Peccato che tutti i campi gara della Lama, in varia misura, abbiano risentito dello stravolgimento determinato dall’abbassamento di livello imposto dall’allarme meteo diramato dalla Protezione Civile nella settimana antecedente lo svolgimento della 2^ prova Campionato Italiano Seniores e proseguito sino a tutto il 20 giugno. Questo provvedimento ha obbligato il Consorzio di Bonifica a ridurre notevolmente la portata idrica di tanti corsi della pianura emiliana, tra cui anche i campi gara del Cavo Lama, che sabato 18 giugno ha accolto gli 800 concorrenti iscritti al Campionato Italiano a box con circa ½ metro d’acqua in meno del livello normale. E’ evidente che, come già avvenuto per la gara del massimo campionato individuale, anche in quest’occasione i carassi e le carpe del canale abbiano risentito notevolmente di questi sbalzi di livello, che ne hanno condizionato il comportamento e la disponibilità ad abboccare. Peraltro, il sabato, a meno di mezz’ora dall’inizio gara, stabilito alle 10.10 dopo il canonico tempo dedicato alla pasturazione pesante, improvvisamente le acque della Lama si sono messe in movimento piuttosto veloce ed a crescere rapidamente, obbligando un po’ tutti a smontare lenze più o meno leggere e a rimontare vele e piastre varie per affrontare la nuova situazione. La pesca agonistica, comunque, è bella anche per questo! Domenica, invece, acque e livello pressoché stabili hanno fatto da palcoscenico alle tre ore di gara.
Prima di parlare del risultato sportivo credo sia giusto sottolineare la precisa e puntuale organizzazione curata dalla Sezione FIPSAS di Modena, che in questa occasione ha delegato ben tre sodalizi alla gestione di tutte le operazioni: SPS Bastiglia, SPS Il Torrione ed Alcedo Team che hanno allestito un campo gara con una ottima segnalazione e fornito ben 50 Commissari di Sponda che hanno operato velocemente tutte le procedure ante e post gara, con una pesatura veloce che ha consentito di iniziare le premiazioni attorno alle ore 14, a poco meno di due ore dal termine della seconda gara. Ottimo e collaudato anche l’operato dei Giudici di Gara federali Giancarlo Cassanelli e Giuliano Deserti, due autentiche macchine da guerra in occasioni come queste. Tutti bravi!
I più bravi, però, sono come sempre i vincitori, che riescono a realizzare due primi di settore nelle due giornate (e quest’anno sono state 17 le formazioni che ci sono riuscite) totalizzando anche un grande peso complessivo; quest’anno i più “pesanti” sono stati gli uomini della Polisportiva Castelfranco Tubertini di Castelfranco Emilia (Mo) che hanno realizzato un peso complessivo di 33.720 grammi battendo la seconda assoluta di meno di 1 chilo! Per il capitano Franco Simonini un grande riconoscimento per i tanti anni di passione dedicati la nostro sport.

Innanzi tutto complimenti, Franco, a te e alla tua squadra per un risultato così importante. E’ giusto ricordare chi ti ha aiutato in questi due giorni per arrivare ad innalzare oggi lo scudetto tricolore del Campionato Italiano a box.
“Certamente. Oltre a me sono scesi in campo anche Giorgio Benevento, Andrea Milanesi e Sergio Cavazza.”

Il sorteggio dove vi mandato in questi due giorni?
“Sabato eravamo primi di campo a ponte Borelle, abbiamo vinto il settore e siamo giunti ottavi assoluti di giornata. Oggi siamo stati sorteggiati all’ultimo picchetto di Ponte Samice e abbiamo nuovamente vinto il settore e realizzato l’assoluto di giornata. La somma di questi due splendidi risultati ci ha portato sul gradino più alto del podio. Siamo stati certamente fortunati nel sorteggio ma abbiamo sfruttato al massimo la dea bendata!”

La vostra impostazione in questi due giorni?
“Visti i buoni posti avuti in sorteggio siamo partiti all’attacco e dall’inizio abbiamo pescato esclusivamente corto, con 4/5 pezzi di canna. Solo il più interno di noi ha alternato la pesca sotto con la pesca fuori. Nella seconda giornata, questa pesca ha reso ancora più e abbiamo fatto oltre 20 chili.”

Parlami un po’ delle attrezzature che avete usato in questo week end…
“Come pastura abbiamo fatto un mix in parti uguali di Tubertini Gold Medal Brown e Tubertini Fondo Big che abbiamo usato alternata ai bigattini incollati con la ghiaia. Come lenze abbiamo usato dei Tubertini PRO 105 da 0.50g montati su madre lenza dello 0.14 con terminali dello 0.12 PiùPiù. I nostri ami sono stati del 16 e del 14 della serie 2B Tubertini.”

Per voi è il primo scudetto…
“Abbiamo vinto questo Titolo anche in passato, in una edizione in Brian quando non si accedeva per iscrizione libera come ora. Naturalmente la gioia è altrettanto sentita perché la concorrenza è notevole ed agguerrita e questo ci rende ancora più contenti, per noi, i nostri compagni e per lo sponsor.”

Angelo Borgatti