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Fiuma: chi ben comincia…

Fiuma: chi ben comincia…
27
Set

…e la finiamo qui, prima che qualcuno cominci a toccarsi!

Non possiamo negare, però, che Ferro e soci hanno iniziato con il piede giusto l’ennesima avventura delle Finali di un Campionato Italiano per Società, sabato e domenica 24/25 settembre.

I ragazzi di Lele e Glauco hanno messo subito le mani sulla vetta della classifica parziale di questa serie di gare (2 in Fiuma, 2 in Fissero e, al termine, 2 ad Ostellato, il 22/23 di Ottobre) che porteranno al team più forte il diritto di adornarsi, per il 2012, dello Scudetto più ambito, quello che da’ diritto alla partecipazione al Mondiale per Club, lo Scudetto di Società Campione d’Italia Seniores di Pesca al Colpo.

Che i nostri la Fiuma la sapessero interpretare al meglio lo avevano già anticipato due settimane prima, nell’ultima prova dell’Eccellenza Nord, quando erano arrivati sul secondo gradino del podio di giornata.

Quelle si potevano definire come “prove tecniche di trasmissione”, prove che sono esitate molto bene lo scorso week end, quando Ferruccio Gabba, Simone Carraro, Umberto Ballabeni e Roberto Prandi hanno sfornato un grande primo assoluto il sabato con sole 8 penalità (conseguite in settori da 20!!!) ed ancora un secondo assoluto la domenica, in una gara molto tecnica e difficile, che ha fatto registrare punteggi più alti in genere.

Ora si pensa al Fissero, che l’otto e nove ottobre prossimi vedrà le superstiti quindici formazioni contendersi i dieci posti disponibili per il week end di fuoco di Ostellato, a fine mese.

In attesa della prossima sfida, a Bazzano si godono il discreto margine di vantaggio sugli immediati inseguitori e programmano le prossime strategie.

Sentiamo, dalle parole della medaglia di bronzo individuale ai recenti Mondiali di Ostellato Ferruccio Gabba, quali sono state le impostazioni di gara scelte per la Fiuma.

Ferruccio, in quindici giorni avete dettato la vostra legge in Fiuma: prima in Eccellenza Nord poi nelle Finali. Parlaci un po’ di questo campo gara e delle strategie vincenti per affrontarlo…

La Fiuma è un bellissimo campo di gara e lo dico non perché siamo andati molto bene, ma perché lo penso veramente. A settembre, poi, da’ il meglio di se, con una varietà di pesche molto belle e tecniche.

In occasione delle Finali abbiamo predisposto due alternative di pesche: una sulla linea della roubaisienne a tredici metri ed una con l’inglese vicino alle canne della riva opposta. Parlo apposta di due alternative e non di una prima scelta e di un’alternativa, perché entrambe le soluzioni potevano garantire risultati vincenti, alle medesime condizioni.”

Raccontaci un po’ delle attrezzature che avete preparato per queste due opzioni…

“Per la roubaisienne abbiamo preparato delle punte corredate del nuovo elastico TUBERTINI CATCH dello 0.9 con lenze di grammatura variabile da 0.75 a 1.50. Come modelli di galleggiante abbiamo scelto i PRO103 ed i PRO91 da scegliere in base alla velocità dell’acqua, mentre i fili impiegati sono stati il TATANKA NEUTRAL dello 0.12 per la madre lenza ed il PIU’PIU’ dello 0.09/0.10 per i finali da 30 cm. Come ami per la roubaisienne abbiamo legato dei 18 e dei 20 della serie 2opaca. La geometria della lenza è stata abbastanza classica, con un bulk a 40 cm. dall’asola del finale, sotto al quale abbiamo posizionato 5/6 pallini scalati ad aprire verso il basso. Nelle lenze fino ad 1 grammo questi pallini erano del n°10, nelle misure superiori del 9.

L’azione di pesca l’abbiamo esplicata praticamente tutta sotto la punta della canna, con tutto il finale in appoggio per terra innescando un bigattino vivo. Abbiamo optato per il bigatto vivo anziché il morto perché ci dava una taglia migliore.

In realtà con la roubaisienne ci poteva essere una seconda alternativa, una pesca 4 pezzi, fatta con lenze da 0.50 fino a 1 grammo, simili alle precedenti, con un appoggio anche maggiore, fino al primo pallino della corona. Questa opzioni in prova aveva dato qualche pesce, non molti, ma molto grossi. Infatti il sabato sono uscite alcune breme oltre il chilo, ma è stata comunque poco determinante e per noi era veramente la carta della disperazione.”

E la pesca all’inglese?

La pesca all’inglese è stata molto importante, per me addirittura determinante il sabato, quando sulla roubaisienne non avevo il ritmo giusto mentre con l’inglese, nell’ultima ora, ho trovato dei bei carassi da 300 grammi pescando ad un paio di metri dal canneto della sponda opposta. Per questa pesca avevamo preparato delle T Match M da 4.20 su cui abbiamo montato dei PRO350 e dei PRO69 da 14 grammi, fissi, con solo un pallino del n°3 a metà lenza e la girellina sotto, a cui abbiamo legato dei finali da 35 cm. di PIU’PIU’ dello 0.128 con ami del 13 della serie 21. La pesca qui l’abbiamo fatta pressoché tutta a verme, ben appoggiati sul fondo, in attesa della mangiata buona.”

Non abbiamo parlato della pasturazione…

“Una delle regole, in Fiuma, è di dosare bene la quantità di roba da gettare, per non creare danni al picchetto. Noi abbiamo fatto una miscela di TURBO BLACK di Van den Eynde e della nostra GOLD MEDAL YELLOW, nella proporzione di 2:1. Abbiamo aggiunto anche un pacco di Terra di Fondo Van den Eynde per rendere il tutto più consistente, 250 grammi di Touche Tubertini, uno dei nostri additivi per carassi, e dei bigattini morti. A parte abbiamo fatto un po’ di Terra di Fondo con il fouillis.

Come pasturazione iniziale abbiamo dato 3 palle di pastura con lo scodello circa mezzo metro prima della zona di posa della lenza, mentre sotto la punta della canna, a 13, abbiamo posato 3 palle di bigattini incollati con il Quarzo naturale e 3 palle di Terra di Fondo con il fouillis. Tutto qui. Per alimentare, ogni 15 minuti circa una pallina di colla ed una di terra e fouillis.

Per l’inglese abbiamo fatto un fondo con 8/10 palline di pastura, lo stesso mix della roubaisienne, e fouillis e 3-4 palle di bigatti in colla a 3-4 metri dal canneto opposto. Come alimentazione piccole palline di pastura e fouillis ma sempre con parsimonia.”

Qual è stata, secondo voi, la mossa vincente per questi bei risultati in Fiuma?

“Senza ombra di dubbio l’elasticità di mentalità nei cambi di pesca, alternando la pesca a roubaisienne all’inglese, diverse volte, per lasciar riposare una delle due linne di pesca. Quando si debbono prendere un numero limitato di pesci, soprattutto in questa tipologia di canali, la sensibilità di capire, prima degli altri, quando è il momento di cambiare pesca, è determinante per ottenere qualche mangiata in più. Noi siamo partiti tutti e quattro a roubaisienne, avendo però ben presente che la gara non sarebbe finita in quel modo ma, nell’arco delle quattro ore, si sarebbero dovute tentare entrambe le soluzioni, mantenendo pasturate entrambe le posizioni.”

Mi hai detto del mix di pasture che avete impiegato. La scelta di una specifica da breme come la TURBO Black di Van den Eynde porta a pensare che anche in Fiuma vi sia una importante presenza di abramidi…

“No, assolutamente. La specie numericamente predominante qui è ancora il carassio, di taglia variabile dai 100/150 grammi fino ai 400 circa. Dal momento però che ormai in moltissimi anche qui usano questa grande pastura, il pesce ha imparato a riconoscerla ed apprezzarla moltissimo.”

Una conferma della grande qualità dei prodotti della Casa belga che Tubertini importa…

“Assolutamente si. Queste pasture sempre più si stanno dimostrando estremamente versatili anche nelle nostre acque e possiamo dire che l’abbinamento con le nuove GOLD MEDAL le rende veramente micidiali!”

Angelo Borgatti