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Lo Scudetto sfiorato...

Lo Scudetto sfiorato...
22
Nov

Ostellato, domenica 23 ottobre 2011 - h. 15.45

L'ultima prova delle Finali del Campionato Italiano per Società è terminata da circa un'ora.

Sulla sponda del campo di gara che poco più di un mese fa ha visto il trionfo della Nazionale, i 40 finalisti stanno riponendo le attrezzature.

Sono al picchetto numero 1 del campo di gara, occupato da Giuliano Prandi. Con lui Franco Galliani, che lo ha seguito per gran parte della gara per supportarlo nella ricerca spasmodica di una cattura di taglia che avrebbe potuto cambiare il corso della gara. E del destino.

Più scostato, Lele Tubertini.

Il senso della delusione é evidente sulle facce di questi campioni che hanno scritto pagine importantissime dell'agonismo italiano; le notizie ufficiose che stanno arrivando danno la compagine bolognese sul secondo gradino del podio. Per poco ma ancora secondi, come lo scorso anno a Peschiera, come altre volte. Per un soffio ma secondi.

Questo Scudetto, da affiancare agli altri 7 che fanno bella mostra di se nella sede di Bazzano, assieme ai tre Titoli mondiali già conquistati, sembra non volerne sapere di prendere la via per Bologna.

Franco Galliani – C.T. della Lenza Emiliana Tubertini

Franco, questa squadra sembra quasi colpita da una maledizione: arrivate lì lì dal traguardo poi succede qualcosa che...

“Guarda, non so più cosa pensare! Quando ci sono delle lotterie noi ci capitiamo sempre in mezzo...

In queste Finali ci son state 4 gare, le due della Fiuma e le prove del sabato in Fissero e ad Ostellato, che sono state regolari e con pescosità regolare per tutti e ci siamo sempre comportati molto bene. Nelle altre due, soprattutto quella in Fissero della domenica e un po' oggi, qui ad Ostellato, dove la pescosità é stata assolutamente irregolare come distribuzione, noi siamo sempre capitati sui picchetti sbagliati.”

Hai menzionato quella maledetta domenica in Fissero. Cos'é successo in quell'occasione?

“Si, in quell'occasione ci siamo letteralmente mangiati 32 punti! Il sabato, con il passaggio della chiatta, l'acqua si è intorpidita ed i pesci hanno risposto in maniera buona e, soprattutto, regolare su tutto il campo di gara. La domenica, con l'acqua limpidissima, i pesci si sono posizionati in zone ben definite, senza spostarsi minimamente. In certi tratti sembrava ci fossero delle reti, sott'acqua, il pesce non entrava assolutamente. Voglio raccontarti un episodio per tutti: Giuliano la domenica era in settore con Andrea Fini. Poco dopo metà gara Giuliano aveva 2 pesci, Fini 47! e sopra Giuliano c'erano anche dei cappotti... Una situazione assurda.”

Qui ad Ostellato ci sono state due gare assolutamente differenti tra il sabato e la domenica. Vuoi dirmi la vostra impostazione per queste due gare di finale?

“Si, le due gare non si sono neppure assomigliate tra loro. Ieri le condizioni erano buone, le breme erano in movimento e, anche se non regolarissimo, il canale ha dato possibilità di catturare per tutti. Oggi sembrava di essere su di un altro campo di gara. La nostra impostazione é stata molto classica, incentrata su di una pasturazione preventiva con della Turbo black e della Gold Medal brown per fare un tappeto e poi Terra di Somma e Terra di Fondo per il fouillis, anche per alimentare. Tutto qui. La differenza sta solo nelle quantità di fouillis da aggiungere alla terra, in relazione alle scelte del momento. Noi avevamo scelto di stare scarsi nel fondo iniziale e tenere della terra più ricca per alimentare con la scodella, da dosare a seconda delle dimensioni della pallina.”

Oggi é uscita una pesca all'inglese che voi forse avevate un po' sottovalutato...

“Guarda, durante le prove l'acqua era sempre in movimento e con l'inglese questa condizione, con questa tipologia di pesci, non è certamente la migliore, perché è meno precisa. Oggi invece l'acqua non si é mossa, il pesce sotto non ha risposto quasi nulla e quindi ne è scaturita questa pescata all'inglese con il quale sono stati catturati anche diversi pesci di taglia.”

Mentre raccolgo le impressioni e le comprensibili delusioni di Franco Galliani, arriva anche Glauco Tubertini, che ha seguito le operazioni di pesatura nei settori a valle e ci conferma le impressioni: secondi!

Glauco, anche quest'anno secondi, per poco, ma secondi...

“Si, anche quest'anno secondi. La piccola differenza tra noi e loro é stata anche frutto di singoli episodi. Oggi il campo gara non ha risposto come ieri, probabilmente a causa del cambio di temperatura di questa notte; pensa che nei settori centrali molti piazzamenti si son decisi per un pesce in più o uno in meno, con pesi irrisori.”

Ieri ed oggi c'è stata una certa polemica...

“Le polemiche non hanno motivo d'esserci: i posti gara sono assegnati per sorteggio secondo delle regole; c'è stato un reclamo, che è stato accolto, e quindi si sono rifatti i sorteggi di quei due settori. Forse c'é stata molta animosità, stamattina, quella si.”

Non mi riferivo solo a quanto successo stamattina ma anche alle polemiche su qualche condotta di gara di ieri e sull'opportunità della presenza delle squadre B in una finale come questa...

“Non voglio essere io a commentare certe situazioni. Ci sono gli organismi preposti. E' difficile, comunque, pensare di limitare la presenza ad una finale come questa delle squadre B, se si sono guadagnate la partecipazione. Piuttosto é la formula che ormai ha fatto il suo tempo e ha dimostrato i suoi limiti. Nel modo attuale ci si giocano i due obiettivi più importanti della stagione per una Società, come il Titolo Italiano e la partecipazione al Mondiale per Club e questo non é giusto.”

In una discussione come questa non può mancare il parere di Gabriele Tubertini, che nella sua carriera agonistica é stato promotore di molti dei cambiamenti che hanno caratterizzato la storia del nostro Sport e le articolazioni dei suoi Campionati.

Qual'é il Lele pensiero in merito alla formula del Campionato Italiano per Società?

“Premesso che la perfezione non esiste, ritengo comunque che questa sia una formula assolutamente da cambiare, per vari motivi. Io capisco benissimo le strategie di Società per raggiungere un obiettivo ma per il pubblico che guarda lo spettacolo che si offre non è certo gratificante. Poi c'è il discorso dei terminali, che non si capisce come mai non ci debbano essere in una manifestazione importante come questa. Posizionare ai lati del campo gara un settore di stoppers, scelti con criteri adeguati, renderebbe oltremodo regolare la pescata di tutti e si darebbe la possibilità di farsi vedere anche ad un certo numero di agonisti meritevoli. La formula che ritengo migliore, però, rimane quella di un campionato unico, in almeno 8 prove, al termine del quale chi vince è il campione.”

Questa formula, che richiama ad un passato piuttosto lontano, riproporrebbe il problema della partecipazione ad un circuito nazionale delle formazioni del Centro e, soprattutto, del Sud e lo svolgimento almeno di un paio di prove su campi di gara di quelle zone e dei costi generali, che lieviterebbero inevitabilmente per tutti...

“Bisogna tornare alle formule dell'Eccellenza e della Coppa Italia di un tempo. Anche il discorso dei coefficienti é alla corda: quando si fa un primo si totalizza un punto, sempre, non una volta 1 poi 1,5 e poi 2, sempre per un primo di settore. Non ha senso. Per quanto concerne la presenza delle formazioni del Centro e del Sud non ci sono problemi, a patto che la scelta dei campi di gara non sia subordinata a questioni “politiche” della Federazione. Nel Centro e nel Sud Italia i campi di gara che danno qualche garanzia di regolarità sono quasi inesistenti, anche in rapporto alla capienza di un campionato di questo tipo.”

Quale sarebbe il numero ideale di squadre per un campionato come questo?

“Almeno 40/50 squadre, ma il numero è chiaramente da definire con oculatezza. Quello che è importante, e che già in passato è successo, é che non vengano fatte richieste improponibili di fare gare al Sud anche se non ci sono i campi di gara all'altezza. In questo modo si farebbe qualche gara in meno rispetto ad ora, dando un po' di tregua anche a questi agonisti che sono impegnati, tra Club, Nazionale, Club Azzurro ecc. veramente in maniera esasperata. Anche i costi, alla fine, non si discosterebbero molto da quelli attuali, perchè a fronte di qualche trasferta in più si avrebbe un numero minore di gare.

Nel caso non si raggiungesse un accordo su di una formula che copra tutto il territorio nazionale, si potrebbero creare due gironi, uno del Nord ed uno del Centro/Sud, sempre su di un numero adeguato di prove, entrambi con un obiettivo internazionale importante: per il Nord il Campionato del Mondo per Club, per il Centro/Sud un'altra manifestazione scelta dalla Federazione. Per il Titolo Italiano, invece, si potrebbe tornare alla vecchia formula di due prove secche, alla quale possono partecipare tutte le Società Italiane, magari con una sola formazione. In questo modo tutti potrebbero ambire allo Scudetto, con un impegno economico tutto sommato relativo.”

Già, lo Scudetto... Questo Scudetto tanto rincorso negli ultimi anni...

L'appuntamento con Bazzano, comunque, è solo rimandato!



Angelo Borgatti