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Lenza Emiliana Tubertini Campione del mondo di canna da natante

Lenza Emiliana Tubertini Campione del mondo di canna da natante
09
Ott

La formazione della Lenza Emiliana di canna da natante formata da Marco Volpi, Alessandro Plazzi, Antonhy Giacomini e Gabriele Brunettin ha conquistato l'ennesimo primo posto nel mondiale per club svoltosi la scorsa settimana in Montenegro.

Di rientro dalla trasferta internazionale, abbiamo scambiato quattro chiacchiere con il capitano della squadra, Marco Volpi. Ecco quello che ha voluto raccontarci.

Complimenti Marco! Una grande affermazione per la squadra. Se non sbagliamo siamo arrivati a sette titoli iridati nella canna da natante per la Lenza Emiliana Tubertini. Quanti sono invece per te i “sigilli mondiali”?

Sì, questa è stata l’ennesima grande vittoria. Dici bene. È la settima vittoria su otto edizioni alle quali abbiamo partecipato del Campionato del mondo di pesca con canna da natante. A livello individuale sono arrivato al ventinovesimo successo.

Quanto è importante questa vittoria per la Lenza Emiliana? E quanto è stata sofferta? Classifiche alla mano, la partenza del Mondiale è stata davvero in salita!

Importante? Importantissima, come tutte le sette vittorie iridate del Mondiale per clubs che abbiamo ottenuto, ed anche come quelle che ottiene la Lenza Emiliana Tubertini nelle altre discipline. La “Lenza” è la società dell’azienda. Lele e Glauco ci tengono come a Tubertini stessa perché ne fa parte al 100%. Sia si tratti di agonismo mare o di agonismo in acque interne, ogni gara è programmata per vincere. La nostra è la società più titolata al mondo a livello internazionale, sommando i titoli delle acque interne con quelli del mare. Ritornando alla tua domanda sul “quanto sia stata sofferta” dico tanto, perché anche per noi è difficile fare la differenza quando c’è poco pesce da pescare. Sui campi gara del Montenegro, per alcune barche c’è stato davvero pochissimo da poter prendere; in situazioni come quelle, anche il garista che è “un piccolo gradino sotto” può comunque riuscire a spuntarla. Nella prima gara ci siamo dovuti accontentare di un sesto posto su 17 team, poi però abbiamo fatto due gare perfette, con due vittorie fatte di preparazione meticolosa e di grinta. Il risultato oggi lo sappiamo. A chi guarda la classifica però dico che è vero che abbiamo “doppiato” i secondi ma non è stato per nulla facile ed i rischi di non vincere le singole sfide di barca sono stati moltissimi. Sono orgoglioso del fatto che tutti noi della squadra, anche in condizioni difficili come queste, siamo riusciti a ripagare Lele e Glauco con il titolo mondiale per Tubertini. Loro fanno grandi sforzi per la società e per noi garisti. Siamo tutti e quattro contenti di aver saputo ripagare la loro fiducia.

In che modo avete pescato e quali attrezzature sono state usate dal team?

Per il Campionato Mondiale per Clubs 2017 abbiamo usato canne F1 Telescopic da 5 metri nelle versioni Light e Ultralight. I mulinelli erano i nuovi Honor, che ci hanno permesso di avere un abbinamento canna-mulinello davvero leggero e maneggevole. Davvero il top. Nelle bobine dei mulinelli abbiamo caricato del dyneema Tubertini dello 0,10 seguito da uno shock leader in nylon da una decina di metri e poi una ampia gamma di terminali a tre ami simili a quelli che mi è capitato di descrivere anche nel video sull’incollaggio che è presente sul canale youtube di Tubertini. Ci tengo a precisare che i braccioli erano fatti con il fluorocarbon Carbon White: non c’è niente di meglio per i terminali. Anche se avevamo con noi ami di differenti serie Tubertini, la serie 1B è stata la più usata.

In qualità di Capitano della squadra “canna da natante”, parliamo spesso con te. Ora però ti chiediamo di spendere qualche parola per descrivere i tuoi compagni a chi ci sta leggendo.

Premetto che sono tutti Campioni. Voglio aggiungere che in Montenegro siamo andati in 4 invece che in 5 perché Luca Bassani, ottimo pescatore, aveva problemi familiari e questa vittoria se la meriterebbe esattamente al pari di chi ha pescato e che vi descrivo di seguito.

Gabriele Brunettin – un pescatore fortissimo e che migliora sempre di più perché chiede e mette in pratica ogni consiglio che riceve. Averlo in squadra vuol dire poter contare su una garanzia.

Anthony Giacomini – è il nuovo talento della disciplina. Oltre a me, avrebbe bisogno di altri tre tutor che lo tenessero in riga ma… ci sono io e vedo di bastare io. Dico questo perché è ancora un po’ scapestrato. Alla sua età però ha già vinto tutto e, quando maturerà ancora un po’, allora sarà al top

Alessandro Plazzi – uomo esperto della Lenza Emiliana Tubertini, è un ottimo garista ed una di quelle garanzie che sono necessarie per ottenere risultati di squadra a certi livelli.

Il prossimo appuntamento sarà in Italia. Non dirci che non hai ancora pensato a come affrontare i pesci del Canale di Sicilia. Che Campionato sarà?

Per ora non ci sono certezze sulla località che ospiterà il Mondiale per Clubs 2018. Farlo a Lampedusa, come si crede possibile, sarebbe bellissimo. Io vorrei tanto si facesse lì per un semplice motivo. Che cosa piace ai pescatori? Cosa pensate piaccia ai componenti dei Clubs che si sfideranno per un titolo iridato? Semplice, gli piace prender pesci. Lì i pesci ci sono. Resta da definire l’organizzazione, noi garisti dobbiamo ricevere le info del caso sulle barche, i campi gara e anche la spedizione delle attrezzature. Spostare tanti concorrenti a Lampedusa non è, di per sé, una cosa facile; pensate che a distanza di un paio di settimane dovrebbe anche esserci il Mondiale per Nazioni! Io dico: se l’anno è fatto di 365 giorni, magari distanziamoli un pochino di più i due campionati internazionali della canna da natante. Del resto noi non siamo calciatori: la gente deve gestire impegni di famiglia ed ottenere le ferie per cui vorrei farmi portavoce di questa nota, che è importante non solo per gli italiani ma per tutti.

Immaginiamo che il prossimo Mondiale per Clubs si svolga proprio a Lampedusa.Sarete presenti con nuove canne, mulinelli? Dai, svelaci qualcosa in anteprima!

Pescheremo con la F1 506 e poi, sì, ve lo dico, con la nuova F1 507 e pure con l’esclusivo modello F1 507 R18, una “fuoriserie” tra l’attrezzatura per pescare dalla barca.Invito tutti coloro che saranno alla Fiera di Vicenza 2018, in febbraio, a venire a toccare con mano questi prodotti allo stand Tubertini. Io sarò lì. Al mondiale porteremo con noi le nostre fide F1 Telescopic nella versione 5 metri. A tutte queste canne, abbineremo sicuramente gli Honor 5500 e 6500. Devo dire che nelle gare internazionali vedo sempre più garisti che hanno le stesse nostre attrezzature. Questo da un lato ci toglie un vantaggio certo, però ci inorgoglisce molto, segno che canne e mulinelli sono reputati il top da pescatori di nazioni che sono distanti dall’Italia.

Grazie Marco. A presto, in video, e appuntamento a fine febbraio con la fiera Pescare Show di Vicenza.

Per favore,un’ultima cosa, lasciami dire che questo titolo mondiale lo vogliamo dedicare alle nostre famiglie, a Tubertini ed anche ai pescatori che ci hanno lasciato in questo 2017; abbiamo perso tanti amici e continueremo a pensare a loro.

Ciao a tutti, ci vediamo alla fiera di Vicenza.